L’inserimento dei giovani in agricoltura resta una delle priorità della nuova Politica agricola comune sia in Europa che in Italia.

Ne parleranno domani, 21 marzo alle 10.30, i delegati provinciali e docenti universitari che si confronteranno sulle misure previste da “La nuova Pac 2023-27”. L’appuntamento è nel cuore della produzione del riso veneto, a Isola della Scala nel veronese, all’Agriturismo San Gabriele.

In un contesto dove le variazioni climatiche e la natura dettano legge sulle decisioni da intraprendere in merito agli indirizzi colturali, gli under 30 di Coldiretti guidati dal rappresentante regionale Marco De Zotti parteciperanno ai lavori previsti dal programma con le relazioni centrali sul Piano Strategico Nazionale del Professor Stefano Ciliberti dell’Università di Perugia e sul PSR del Veneto a cura dell’agronomo Manuel Benincà.

A seguire gli interventi tecnici di Lorenzo Belcapo Responsabile Caa della Confederazione e di carattere politico economico di Stefano Leporati Segretario nazionale Giovani Impresa. Non mancheranno le testimonianze imprenditoriali di Marco Buratti di Coldiretti Vicenza e Stefano Bellia della Società agricola “Il maialino rosa” noto anche come agrinfluencer di settore.

Per toccare con mano le criticità legate alla siccità nel pomeriggio è prevista la visita aziendale alla riseria Melotti per la presentazione di strumenti innovativi per il risparmio idrico.

“Oggi la siccità e i cambiamenti climatici – evidenzia il neo delegato di Giovani Impresa Verona Riccardo Pizzoli – impongono agli agricoltori un approccio innovativo al lavoro in azienda con soluzioni 4.0 che riescano ad ottimizzare le risorse disponibili.

Questo cambiamento vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione.

Nell’incontro di domani, sarà importante capire, nell’ambito della nuova PAC e del PSR Veneto, le possibilità per gli agricoltori di affrontare queste problematiche ”.

“Il rischio di perdita dei raccolti delle produzioni d’eccellenza è un dato di fatto – aggiunge Marco De Zotti – la scarsità d’acqua sta preoccupando anche i risicoltori della zona – aggiunge De Zotti – dove si concentrano gli ettari coltivati a Vialone nano Igp e Carnaroli (più di 2mila ettari dei 3mila totali a livello regionale). Per effetto delle alte temperature e della carenza di precipitazioni l’anno scorso la produzione finale è stata stimata in circa 14.100 tonnellate, -19,7% rispetto al 2021”.

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