“Stiamo vivendo un momento delicato per l’agricoltura. Molte aziende sono in bilico e pertanto sono necessari interventi efficaci a supporto delle imprese”,

commenta il presidente provinciale di Coldiretti Verona Daniele Salvagno in occasione dell’assemblea annuale dei presidenti delle 103 sezioni di Coldiretti che quest’anno si è svolta a Bovolone.

“Non è accettabile – aggiunge – che agli agricoltori rimanga solamente un quinto del prezzo che il consumatore paga all’acquisto. Occorre prevedere rapporti di filiera più equilibrati per garantire la vitalità delle aziende e per restituire dignità agli imprenditori agricoli”.

Con l’occasione dell’assemblea, alla presenza del vice presidente nazionale di Coldiretti Gennaro Masiello e delle autorità civili e militari, è stata inaugurata la nuova azienda agricola Campagne s.s. la cui gestione passa da un unico titolare, Edoardo Biagio Mirandola, a quattro giovani soci che hanno deciso di rilevarla per avviare un progetto d’integrazione di rete. Si tratta di Alberto e Nicola Mantovanelli, Massimo Mirandola e Marco Piccolboni, già conduttori di aziende agricole della zona.

Società agricola Campagne si estende su 301 ettari, in parte di proprietà e in parte in affitto, di cui 236 coltivato a tabacco, 50 ettari a mais e 15 ettari a canapa a uso nutraceutico a basso contenuto di THC con valorizzazione degli estratti CBD. Completa l’azienda un allevamento di 500 capi bovini da carne. Nel totale nell’impresa lavorano 32 lavoratori. Nel complesso, la rete delle imprese coinvolte raggiungerà un’estensione di 1135 ettari.

L’obiettivo dei quattro soci è quello di mettere insieme le rispettive esperienze per ottimizzare il lavoro e cogliere le nuove opportunità che il mercato offre attraverso lo sviluppo di contratti di rete. In più, l’azienda verrà dotata di strumenti all’avanguardia per l’agricoltura di precisione: mezzi a guida satellitare e droni dotati di sensori per il monitoraggio dello stato delle coltivazioni. Inoltre, grazie agli impianti di biogas dei singoli soci, anche la gestione dell’azienda Campagne sarà un esempio di economia circolare in quanto gli scarti delle lavorazioni agricole e i reflui zootecnici verranno distribuiti restituendo così in maniera naturale la fertilità al terreno.

La coltura del tabacco rimane concentrata per oltre il 70% nella provincia di Verona (3.200 ha), seguita a notevole distanza dalle province di Vicenza e Padova. La varietà Bright si conferma la più diffusa, coprendo circa il 96% delle superfici investite. (Dati Veneto Agricoltura). Il Veneto nel 2018 ha prodotto 16.568.073 Kg di tabacco su una superficie di 4.325 ha con 207 produttori. Il Veneto per produzioni si posiziona in Italia al terzo posto dopo Campania e Toscana (Dati ONT Italia).

“La imprese tabacchicole veronesi – ha affermato Masiello che è anche presidente di Ont Italia, Organizzazione nazionale tabacco, – sono il traino del comparto italiano capace di essere esempio virtuoso per il Paese grazie alla capacità imprenditoriale e all’intraprendenza di giovani come i nuovi gestori della Società.

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