Le imprenditrici agricole femminili sono sempre più attente all’innovazione e agli strumenti digitali, come le vendite online.

Lo dimostra la partecipazione di circa 70 rappresentanti di imprese agricole veronesi alla tavola rotonda organizzata nei giorni scorsi da Donne Impresa Coldiretti Verona all’Agriturismo Le Bianchette di Custoza. All’incontro, dal titolo “L’innovazione digitale nell’agroalimentare. Le esigenze delle aziende agricole e le aspettative dei consumatori”, sono intervenuti esperti per illustrare le opportunità di internet.

I saluti iniziali sono stati della vicepresidente di Coldiretti Verona Franca Castellani e del sindaco di Sommacampagna Fabrizio Bertolaso.

Federica Bindi, avvocato dello Studio Legale SAPG di Verona ha spiegato le normative e le regole delle vendite online per non incorrere in sanzioni.

“L’e-commerce – ha detto – è una vetrina sul mondo e una tecnica di vendita efficace se utilizzata correttamente. Fondamentali sono le regole e le norme da rispettare. Per tracciare il prodotto e creare maggiore fidelizzazione con il consumatore finale può essere valutata l’innovazione e la tecnologia in ambito blockchain”.

La pandemia ha rivoluzionato la vita delle persone e ha accelerato il ruolo delle tecnologie digitali. L’ecommerce anche nel settore agroalimentare ha registrato un boom di vendite con previsioni positive anche quest’anno.

Debora Viviani, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona, che si è focalizzata sul tema “Consumi digitali, tra opportunità e scetticismo” ha sottolineato:

“Tra crisi economica, pandemia e ora guerra e rincari dei prezzi, il 94% degli italiani negli ultimi anni ha cambiato le abitudini di spesa. C’è ancora scetticismo da parte dei consumatori sugli acquisti online sia per le transazioni che per la consegna dei prodotti freschi che non possono essere scelti personalmente da chi li acquista. Questi sono limiti che però le aziende agricole possono superare: tra loro e il consumatore va rafforzato il rapporto di fiducia”.

Il vice segretario generale della Camera di Commercio di Verona Riccardo Borghero ha parlato di finanziamenti e altre opportunità per l’innovazione digitale delle imprese.

“La Camera di Commercio di Verona è uno dei Punti Impresa Digitale (PID), nati per fornire alle PMI supporto in materia di innovazione 4.0 attraverso attività di formazione, mappatura dei processi e indirizzamento verso attività di Mentoring o enti certificati ovvero Digital Innovation Hub e Competence Center. Verona è la terza provincia nel Veneto per numero di imprese digitali, e la sedicesima provincia a livello nazionale.

Per quanto riguarda i finanziamenti, la Camera di Commercio scaligera ha stanziato 1,2 milioni di euro per la digitalizzazione e il bando è stato chiuso a giugno. Con le richieste di risorse economiche in aumento, vedremo come saranno i bandi per la digitalizzazione del prossimo anno”.

A portare la testimonianza di impresa è stato Diego Zandonà co-fondatore della startup Gogofresh che effettua consegne a domicilio di prodotti freschi a km zero in collaborazione con la cooperativa agricola “Ragazzi di campagna”. Zandonà ha evidenziato:

“Gogofresh è la bottega digitale Km0 di Verona che mira alla valorizzazione dei prodotti locali. Con Gogofresh è possibile ricevere direttamente a casa prodotti agricoli veronesi di altissima qualità in giornata.

Un servizio che abbassa le barriere di accesso ai prodotti agricoli locali grazie all’utilizzo di strumenti digitali. Inoltre, un punto cardine delle nostre attività a supporto della filiera corta sono le attività di marketing digitale che mirano ad incentivare il consumatore ad operare scelte consapevoli”.

Nelle conclusioni la responsabile di Donne Impresa Chiara Recchia ha detto:

“Sono importanti incontri come questi che aiutano le imprenditrici e gli imprenditori agricoli a crescere e a esplorare nuove opportunità grazie agli esperti e alle testimonianze d’impresa”.


Nella foto i saluti della vice presidente Franca Castellani

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