Persi a Verona 90mila giorni di vacanza e 35mila turisti nelle strutture agrituristiche veronesi.

“Agriturismi sicuri” con il vademecum di Terranostra. In vista della riapertura delle strutture agrituristiche gli operatori hanno adottato le linee guida per prepararsi all’operatività in modo uniforme su tutto il territorio nazionale in attesa delle linee guida regionali e dei protocolli Inail per l’accoglienza.

Il documento adottato dalle aziende nella provincia veronese fornisce consigli e indicazioni di carattere generale, sugli spazi comuni e locali, sui collaboratori e fornitori,  sulle attività di accoglienza, culturali, ricreative, didattiche, di ristorazione e sull’agri campeggio.

“Uno strumento – precisa Stefano Chievegato, presidente provinciale di Terranostra – che illustra in maniera sintetica le principali misure da adottare al momento della riapertura con la finalità, più in generale, di salvaguardare le esigenze di salute e di sicurezza rispettando le specificità della impresa agricola”.

Il testo non sostituisce quaderni o manuali previsti dalla legge come la corretta prassi operativa, rintracciabilità delle produzioni, igiene e vendita diretta ma è propedeutico alla preparazione degli operatori per affrontare la fase2.

Coldiretti Verona ricorda che il comparto dell’agriturismo a causa dell’emergenza sanitaria ha sopportato perdite per circa 10 milioni di euro destinati ad aumentare con il perdurare della chiusura obbligata.  Secondo i dati elaborati da Coldiretti nel trimestre caratterizzato dalla pandemia il turismo rurale ha perso nella provincia veronese 90mila giorni di vacanza rispetto all’anno scorso e quasi 35mila turisti.

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