“Il provvedimento sulle pratiche sleali è una pietra miliare per un percorso di trasparenza nelle filiere agroalimentari”.

E’ stato questo il motivo conduttore del terzo incontro territoriale del progetto promosso da Coldiretti, Unioncamere Veneto e la Fondazione Osservatorio Agromafia promosso nell’ambito del roadshow della legalità.

Nell’appuntamento on line che ha fatto tappa a Verona moderato dal giornalista de L’Arena Luca Mantovani e introdotto da Nicola Baldo componente della Giunta della Camera di Commercio di Verona è stato evidenziato che la situazione di fragilità economica attuale, con il rincaro delle materie prime energetiche e agricole, crea aperture per l’infiltrazione della criminalità.

“Stiamo vivendo un momento delicato in cui bisogna tenere alta l’allerta – ha detto Nicola Baldo – da un lato monitorando le situazioni di crisi, dall’altro continuando con forza l’attività di formazione e informazione per cercare di raggiungere più imprenditori possibili. A fronte di questa situazione, anche la Camera di Commercio di Verona è scesa in campo, assieme alle Associazioni di categoria del territorio veronese e i rappresentanti dell’associazione Avviso Pubblico contro mafie e corruzione, e ha attivato un articolato progetto di prevenzione, costituendo la Consulta della Legalità.

La Consulta della Legalità rappresenta un importante strumento per la tutela delle imprese veronesi che si stanno comportando in modo corretto da quella minoranza che opera illegalmente, con, ad esempio, pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, e danneggia la concorrenza”.

Tutti gli interventi in programma hanno ribadito l’importanza del decreto legislativo approvato a fine 2021 analizzato durante il webinar da Alessandro Apolito Capo servizio dell’Area presidenza Coldiretti.

“Si tratta di un atto importante volto a contrastare una serie di operazioni che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti. Favorire un sistema virtuoso in questo senso significa creare una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera”.

“E’ importante far leva sulla consapevolezza del danno che l’illegalità comporta – ha detto Giancarlo Caselli. Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Agromafie. La trasparenza è indispensabile per sconfiggere la piaga del caporalato. Un obiettivo per il quale è importante la legge sulle pratiche sleali perché se non c’è il rispetto del lavoro delle imprese agricole si favorisce lo sfruttamento”.

“L’attenzione è rivolta anche ai cittadini – ha incalzato Caselli – perché senza trasparenza ci sono rischi non solo per la tenuta economica del Paese, ma anche per la salute”.

Il contesto di crisi provocato dal conflitto in Ucraina e Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette sui costi di produzione del cibo – ha sottolineato Alex Vantini presidente di Coldiretti Verona – ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità”.

Produttori e consumatori sono gli anelli più deboli della filiera agroalimentare: la loro voce è stata portata da Franca Castellani Presidente del Consorzio Verona Natura Agrimercato e da Davide Cecchinato Presidente provinciale di Adiconsum.

Di risultato storico per fermare le aste al doppio ribasso come chiaro segnale alla Grande distribuzione organizzata (Gdo) ha parlato Fabio Ciconte, direttore dell’associazione Terra! che  restituisce dignità agli attori della filiera alimentare, a partire dagli agricoltori ai lavoratori agricoli.

Marcello Maria Fracanzani Consigliere della Corte Cassazione ha passato in rassegna alcuni  esempi di pratiche scorrette, mentre Felice Assenza Capo dipartimento Ispettorato centrale repressione frodi in rappresentanza delle attività di controllo ha illustrato il ruolo che avrà l’Ente, a seguito delle novità introdotte proprio dal decreto legislativo, nella verifica e applicazione delle relative sanzioni.

 Prossimo appuntamento a Vicenza in un incontro aperto anche agli studenti universitari.


Nella foto: Giancarlo Caselli

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