2 agosto 2023 – «E’ con gioia e orgoglio che oggi presentiamo il ritorno del marchio IGP della pesca veronese. Un riconoscimento di qualità che assume ancora più importanza dopo le devastazioni causate dal maltempo nel Veronese negli ultimi giorni. Intere coltivazioni sono state spazzate via, il lavoro e la cura di un lungo periodo purtroppo cancellati in pochi minuti. Bene ha fatto il presidente Zaia a chiedere tempestivamente lo stato di emergenza al Governo per i disastri in agricoltura. Continueremo a vigilare affinché i risarcimenti arrivino il prima possibile, per permettere agli agricoltori di rialzarsi e di continuare a coltivare prodotti di eccellenza assoluta come, appunto, la Pesca di Verona. Non un semplice frutto, ma un simbolo della storia, della cultura, dell’identità del nostro territorio, apprezzato in tutto il mondo». Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, introduce così la conferenza stampa tenutasi stamattina in Consiglio regionale del Veneto a Venezia, dal titolo «Il ritorno della Pesca di Verona IGP», cui hanno partecipato Arrigo Cipriani, patron dell’Harry’s Bar, Marina Montedoro, direttore Coldiretti Veneto, Stefano Faedo, presidente dell’Associazione Ortofrutta Veneta.
«Dopo un periodo di difficoltà del settore – ricorda il consigliere dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta -, nel 2021 la Coldiretti Verona, che ringrazio, con i suoi tecnici e i dirigenti, ha deciso di intervenire per invertire la rotta e salvare i pescheti ancora attivi. Con l’istituzione del Gruppo di lavoro della “pesca di Verona”, nel 2022 viene data voce alle necessità delle aziende che ancora credono alla peschicoltura veronese. E se oggi questo risultato si è reso possibile, lo dobbiamo proprio al ruolo giocato da Coldiretti Veneto, Coldiretti Verona con il suo presidente Alex Vantini, e ai Comuni del territorio che si sono impegnati con iniziative e manifestazioni per permettere che quante più persone possibili conoscano la nostra pesca e che sono presenti anche oggi con alcuni rappresentanti: Bussolengo, Castelnuovo, Pescantina, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Verona e Villafranca di Verona. Oggi quindi è anche a loro che dobbiamo il nostro ringraziamento, ed è un piacere per me ospitare qui, a Palazzo Ferro-Fini, i sindaci e gli assessori all’Agricoltura di questi Comuni».
«Oggi – continua Rigo – presentiamo un importante risultato. La presenza di Arrigo Cipriani qui oggi sottolinea ancora una volta l’assoluta importanza di questo prodotto. Già in occasione della Mostra delle Pesche a Pescantina, questo ambasciatore dell’enogastronomia veneta nel mondo ha sottolineato il suo legame con questo frutto eccellente. E chi potrebbe farlo meglio di colui che, con il suo mitico Bellini, ha esaltato a livello mondiale la pesca bianca veronese? Ancora oggi, 74 anni dopo che Giuseppe Cipriani ha proposto questo celebre cocktail, il nome di questa storica dinastia enogastronomica continua ad essere legato a Verona e ai suoi prodotti».
«L’impegno di Coldiretti Verona e del suo presidente Alex Vantini è stato fondamentale per l’ottenimento di questo riconoscimento – spiega Montedoro -. Non è una situazione semplice per l’agricoltura: prima la siccità, poi l’eccesso di acqua, da ultimi gli eventi calamitosi. Dobbiamo ringraziare la Regione che tempestivamente ha chiesto lo stato di emergenza e dobbiamo essere vicini alle aziende agricole con gli strumenti per noi disponibili: Coldiretti, infatti, ha chiesto una moratoria sui mutui e il posticipo dei pagamenti dei contributi, perché le aziende hanno bisogno di liquidità. Nonostante queste difficoltà, siamo la Regione più importante a livello nazionale per prodotti tipici, e la ruralità rappresenta il fiore all’occhiello della cultura veneta. Ci fa piacere essere qui con Arrigo Cipriani, tra l’altro socio Coldiretti con la sua azienda al Torcello attraverso cui porta i prodotti veneti in giro per il mondo. La sua presenza ci ricorda che nei suoi Bellini non c’è succo di frutta, ma pesca vera, dimostrando ancora una volta la sua attenzione per la qualità».
«Si tratta di una produzione importante per la provincia e il Veneto tutto – commenta Faedo -. Insieme a Coldiretti, da pochi anni abbiamo iniziato questo percorso con Ortofrutta Veneta, avviando un nuovo modo di pensare quello che stiamo facendo a livello territoriale. Ora si inizia a capitalizzare il lavoro degli ultimi anni. Ortofrutta ha preso in capo le eccellenze territoriali, come la pesca, comunicando in modo unitario il valore. Stiamo poi portando avanti un progetto più ampio che coinvolge anche altri prodotti, come le mele, le ciliegie delle colline veronesi, l’asparago. Ci stiamo confrontando con Coldiretti e Regione del Veneto per creare un percorso che ci permetta di far percepire il vero valore dei prodotti e coinvolgere l’intera filiera, coinvolgendo tutti gli attori».
«Ricordo perfettamente quando abbiamo iniziato a servire i primi Bellini – interviene Cipriani -. Si servivano con lo champagne, poi abbiamo proseguito con il prosecco. Lo serviamo in tutto il mondo: abbiamo 27 ristoranti che fanno una media di 300 coperti al giorno e, su 300, circa 200 bevono Bellini. Considerando che in ogni Bellini vanno 50 grammi di pesca, parliamo di un quantitativo molto importante, grazie anche a un processo di surgelazione che sarà il futuro per poter mantenere la qualità dei prodotti. Io sono veronese – ha concluso -, Pescantina è sempre stata nei discorsi della mia famiglia. Mio padre, veronese, ha aperto l’Harry’s Bar nel 1931, e lo ha fatto in Calle Vallaresso, una calle in cui tutti i negozi fallivano perché non c’erano ponti o traghetti. E ha scelto di farlo lì, perché voleva creare un pub in cui i clienti entrassero non perché ci passavano davanti, ma perché sceglievano di andare lì. Così è stato, e così è ancora»

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