Venti anni che hanno rivoluzionato l’agricoltura italiana.

Dalla legge di Orientamento, varata il 18 maggio 2001 all’indomani dell’emergenza della “mucca pazza,” a oggi nella fase di ripartenza del dopo Covid, Coldiretti Verona sceglie la tradizionale festa di donne, giovani e pensionati per celebrare la normativa che ha impresso una svolta all’attività agricola allargandone i confini e soprattutto avvicinando agricoltori e consumatori.

Del resto, oltre otto italiani su dieci (83%) considerano l’agricoltura importante per il rilancio dell’economia del Paese, con una percentuale di consensi che balzata del 19% nel 2021 rispetto a prima della pandemia, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi.

Si è trattato di un’autentica svolta per il lavoro in campagna: le attività vanno oggi dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Ad aprire l’iniziativa, che si è svolta ieri all’Agriturismo Principe Amedeo di Custoza, è stata la vicepresidente di Coldiretti Verona Franca Castellani che ha definito l’incontro in presenza

“un esempio di ripartenza; per questo dopo un anno e mezzo i gruppi di donne, giovani e pensionati hanno deciso di trovarsi in un unico evento”.

“L’accelerazione della tecnologia – ha detto Chiara Recchia, responsabile di Donne Impresa Verona, durante il suo intervento – ci ha colte impreparate ma abbiamo imparato in fretta e così non sono mancati i corsi di formazione online e gli incontri periodici. Il prossimo progetto per le scuole dal titolo ‘Semi’nsegni’ sintetizzerà l’offerta di formazione di Coldiretti rivolta ai bambini delle scuole dell’obbligo di tutto il territorio regionale”.

Nel progetto – ha precisato Giorgio Vicentini, presidente del gruppo pensionati di Coldiretti Verona – saranno coinvolti anche i pensionati per raccontare, attraverso la loro conoscenza, il mestiere dell’agricoltore”.

Alex Vantini, delegato provinciale e regionale dei Giovani ha aggiunto:

“La petizione lanciata da Coldiretti Veneto contro i pannelli solari installati su suolo agricolo è diventata nazionale. Gli under 30 di Coldiretti danno quindi il via ufficiale alla raccolta firme per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici e spingere invece il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole”.

A seguire, moderata dalla giornalista Alice Cristiano, si è svolta una tavola rotonda focalizzata sulla legge dell’Orientamento in cui sono intervenuti Alfonso Pecoraro Scanio, oggi presidente della Fondazione Univerde e all’epoca ministro dell’Agricoltura che ha condotto al traguardo la legge, Paolo Bedoni attuale presidente della Fondazione Cattolica che all’epoca era presidente nazionale di Coldiretti, Debora Viviani, ricercatrice di sociologia all’Università di Verona e Laura Brunelli, imprenditrice agricola e titolare con la propria famiglia di Malga Vazzo di Velo Veronese.

Le conclusioni sono state tenute da Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona.

Al centro dell’incontro le nuove opportunità offerte dalla legge varata vent’anni fa che ha favorito l’accesso dell’attività alle donne e ai giovani agricoltori grazie alla possibilità di diversificare e aprirsi alla società creando un rapporto diretto con i consumatori e svolgendo un nuovo ruolo di “divulgatori” anche nei confronti dei turisti stranieri delle bellezze dei nostri territori e della biodiversità.

Paolo Bedoni ha evidenziato:

“In quel momento storico si sentiva la necessità di costruire un patto con il cittadino consumatore e sviluppare per l’impresa una serie di attività multifunzionali che andassero a soddisfare la sicurezza alimentare, la tracciabilità, la gestione del territorio e dell’ambiente: in pratica creare per l’impresa agricola grandi opportunità e per il cittadino il riconoscimento che l’agricoltura diventava centrale nello sviluppo del nostro Paese”.

“Ho firmato la legge di Orientamento per favorire gli agricoltori, in particolare giovani e donne perché erano i più innovatori, e per consentire all’agricoltura di diventare amica dei consumatori e dell’ambiente e perché l’agricoltura precedente, quella dei pesticidi, delle coltivazioni intensive e dei mangimi animali dati negli allevamenti che hanno provocato purtroppo la mucca pazza, era vista male dai consumatori e da coloro che amavano l’ambiente.

La nuova legge sulla multifunzionalità ha consentito di aprire un campo bellissimo che oggi fa degli agricoltori italiani una realtà stimata dai cittadini e questo dà lavoro e permette una manutenzione del territorio”,

ha precisato Alfonso Pecoraro Scanio, che ha altresì ricordato come sia stato possibile in soli 44 giorni esercitare la delega e mettere in campo tre decreti legislativi che hanno trasformato il coltivatore in imprenditore agricolo multifunzionale. Oggi l’agricoltura ha un ruolo da protagonista.

Debora Viviani, ha messo in luce il ruolo dei consumatori:

“Questa legge ha esteso la gamma delle attività connesse a quella agricola, che rimane comunque l’attività principale per le imprese. Ha posto maggiore attenzione verso il mondo agricolo, verso il consumatore ma anche verso i giovani che hanno fatto registrare un significativo ritorno alla terra.

I dati Coldiretti di fine 2020 evidenziano che rispetto al 2015 sono aumentati del +14% i giovani under 35 che si sono cimentati alla multifunzionalità. Le attività più seguite riguardano la vendita diretta che dal 2010 al 2018 ha fatto aumentare il fatturato del +137%, dal 2017 al 2018 + 24%, senza contare le altre possibilità offerte alle aziende: dall’enoturismo agli agriturismi, all’agricoltura sociale ecc.

Il consumatore nel corso degli anni ha visto aumentare il proprio potere di acquisto e, un po’ per la crisi economica del 2009 e un po’ per la pandemia, è molto attento alle scelte di consumo ricercando la qualità del prodotto alimentare e guardando alla sua provenienza”.

L’evoluzione dell’impresa agricola avvenuta grazie alla legge dell’Orientamento è stata illustrata da Laura Brunelli che ha raccontato l’esperienza della propria famiglia: da semplici produttori di latte, hanno dato vita a una malga per la trasformazione del latte in formaggio e la lavorazione delle carni.

“Successivamente – ha detto – sono stati aperti l’agriturismo, la fattoria didattica e l’attività di vendita diretta in azienda e nei mercati a km zero di Campagna Amica. Con il tempo ci siamo strutturati e ora in azienda lavorano stabili 12 persone appartenenti alle nostre quattro famiglie”.

“La legge di Orientamento – ha concluso Daniele Salvagno – ha promosso un modello di filiera contraddistinta dalla qualità e dalla riduzione di sprechi.

Una legge che ha favorito anche il turismo grazie agli agriturismi, che rendono le vacanze delle vere e proprie esperienze sensoriali. La multifunzionalità ha aperto nuove finestre e oggi la Coldiretti è in prima linea per spingere le imprese a rafforzare i meccanismi sostenibili per essere sempre più distintive e per ottenere un ritorno economico al lavoro quotidiano”.

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