13 dicembre 2023 – Il nuovo marchio territoriale Mela di Verona porta bene. La raccolta si è conclusa da qualche settimana e ora si possono fare le prime considerazioni.

Stefano Faedo, presidente dell’Associazione Ortofrutta Veneta e produttore melicolo è ottimista: “Possiamo affermare che la stagione 2023 ha portato buoni frutti. In assenza di sbalzi termici troppo forti e repentini le mele hanno mantenuto una buccia compatta e integra, priva delle spaccature che ne rovinano la qualità, anche se ad aprile alcuni impianti di rete non erano ancora pronti per l’evento grandigeno del 25. Tutta la produzione veronese di mele destinate al consumo fresco è comunque protetta dalle reti antigrandine quindi i fenomeni, anche se particolarmente violenti, non hanno minimamente intaccato la perfezione dei frutti”.

I dati di novembre parlano di 135mila tonnellate raccolte nell’areale melicolo veronese e di una giacenza stimata al primo di novembre di circa 80mila tonnellate. Il 2022 è stato un anno particolarmente favorevole, quindi il confronto con la stagione di quest’anno in termini di produzione evidenzia un calo piuttosto pesante per le Granny (-50%) e le Dallago (fino al -30%) senza risparmiare nemmeno le Gala (-20%) e le Golden (-10%). Per contro, in quanto a caratteristiche organolettiche, invece, le Gala quest’anno hanno una qualità altissima, così come la Golden che ha goduto di condizioni climatiche davvero favorevoli: le precipitazioni equilibrate prima unite al decorso siccitoso nella fase di raccolta hanno permesso di ridurre il rischio di problematiche durante la frigoconservazione e di preservare così al meglio il prodotto stoccato. Per quanto riguarda la Dallago e la Granny Smith, quest’ultima considerata la punta di diamante della melicoltura veronese, possiamo dire che, se la prima ha sofferto un po’ il caldo nel periodo a ridosso della raccolta, l’assenza di sbalzi termici ha invece permesso alla Granny di essere raccolta con una colorazione eccellente: i frutti sono infatti di un verde brillante intenso e non sfaccettato, già caratteristico delle mele del nostro territorio ma quest’anno ancora più visibile grazie alle condizioni climatiche favorevoli.

“Questi risultati – il commento di Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona – si ottengono grazie alla professionalità dei nostri agricoltori che hanno a cuore non solo il proprio lavoro ma anche le scelte del consumatore e la reputazione del nostro territorio come uno dei più vocati in Italia per produzione frutticola”.

I cittadini possono già trovare le mele marchiate “Mela di Verona” in molti supermercati territoriali che hanno aderito al progetto che ha lo scopo di valorizzare le produzioni locali. “Il marchio – conclude Faedo – ha già dato i suoi risultati: le nostre mele sono ben visibili in decine di punti vendita della grande distribuzione. Possiamo così dire di aver risolto il triste fenomeno di trovare solamente le mele provenienti da fuori regione o addirittura dall’estero nei supermercati di una delle provincie a più alta vocazione melicola. A tal proposito è bene ricordare che la Gala veronese sarà presente nei punti vendita fino a gennaio. Il mercato ne ha infatti già assorbito tutte le scorte dato che si tratta di un frutto da consumare preferibilmente fresco, entro poche settimane dalla raccolta, quando esprime il massimo delle sue qualità organolettiche”.

La Mela di Verona ha un bacino di utenza che va oltre i confini territoriali e nazionali, arrivando in molteplici paesi ue ed extra ue, tra cui per esempio il Canada, il sud est asiatico, il Sud America e il Medio Oriente.

“Siamo molto soddisfatti – conclude Vantini – perché la risposta dei veronesi che in queste prime settimane hanno acquistato consapevolmente la mela di Verona dimostra la validità di una scelta imprenditoriale prima ancora che economica. Facendo squadra e lavorando tutti per lo stesso obiettivo si raggiungono risultati fino a poco fa insperati. Questo ci dà ulteriore motivazione per continuare su questo percorso anche per altri prodotti del nostro territorio”.

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