La produzione di energia elettrica da impianti di biogas è in Veneto una realtà ormai consolidata. Sono oltre 200 le strutture presenti su territorio regionale di cui 26 nella provincia veronese, segno evidente di un’economia circolare con cui l’agricoltore valorizza gli scarti. Per questo il via libera agli incentivi per nuove installazioni di potenza inferiore a 300 kW per Coldiretti è un grande risultato. L’emendamento al milleproroghe riapre i bandi, nell’anno in corso, per l’ammissione a finanziamento di nuovi piccoli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Si tratta di un intervento atteso dalle imprese agricole impegnate in un difficile processo di innovazione per lo sviluppo sostenibile nel sottolineare l’importanza della norma per sostenere l’economia circolare e i primati green dell’agricoltura italiana. Una norma che riguarda gli impianti nell’ambito del ciclo produttivo di una impresa agricola e di allevamento realizzati dagli imprenditori agricoli contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di economia circolare diretti a salvaguardare e a migliorare la qualità dell’ambiente e a garantire un utilizzo efficiente e razionale delle risorse naturali. Si torna così ad utilizzare la sostanza organica anche per contrastare la preoccupante desertificazione dei terreni.

L’approvazione dell’emendamento completa il sostegno alle energie rinnovabili di origine agricola che Coldiretti ha fortemente chiesto, ricordando come già la legge di stabilità abbia previsto il diritto di continuare ad usufruire di un incentivo sull’energia elettrica anche agli impianti alimentati a biogas con obbligo di utilizzo di almeno il 40% di effluenti zootecnici entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano per effetto dei ritardi nella fase di approvazione e quindi di attuazione del DM 2 marzo 2018 di incentivazione del biometano.

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